C'è chi la trascorre davanti al pc guardando una puntata del proprio telefilm preferito, chi preferisce mangiare un boccone al volo per poi tornare alla scrivania e chi, invece, non riesce a “spegnere il cervello” e continua a lavorare senza sosta. È l’ora della pausa pranzo che, se sfruttata in maniera intelligente, permette di ritrovare energia e concentrazione per affrontare con determinazione gli impegni del pomeriggio. I consulenti di Hays Response, la divisione del gruppo Hays dedicata alla selezione di profili più junior, hanno stilato 5 semplici regole che un professionista dovrebbe tenere a mente ogni giorno allo scattare delle 13:00.
“Oggi, complice la crisi, sempre più professionisti preferiscono risparmiare portandosi il cibo da casa e trascorrendo la pausa pranzando in ufficio. Purtroppo per molti, questo vuol dire rimanere intrappolati davanti al computer tra e-mail, notifiche e scadenze da evadere - spiega Fabio Scarcella, Responsabile divisione Hays Response –. Passare la pausa pranzo lavorando è un grosso errore! Per non compromettere produttività e performance nelle ore pomeridiane è fondamentale staccare la spina: un pasto in tutta tranquillità, una passeggiata ai giardinetti pubblici o un po’ di attività fisica nella palestra sotto l’ufficio possono darci la giusta carica per affrontare le sfide che il lavoro ci riserva. Lo scopo della pausa, infatti, è di concedere a mente e corpo quei minuti indispensabili per fare il pieno non solo di cibo ma anche di nuove energie”.
Ecco i 5 stratagemmi pensati da Hays Response per sfruttare al massimo il lunch time e tornare alla scrivania carichi e concentrati:
- Non saltare mai la pausa pranzo - Un'interruzione tra le ore di lavoro è indispensabile per mantenere alto il livello di produttività. Anche se le scadenze incombono e le attività da portare a termine sono tante, è sconsigliabile saltare il pranzo. Basta anche solo un quarto d’ora per staccare e ricaricarsi di energia e buon umore.
- Tenere lontano dalla propria portata lo smartphone - Per archiviare momentaneamente ansie, budget e deadline, è bene evitare di controllare la posta tramite smartphone e tablet. Solo così mente e corpo possono davvero riposarsi e prepararsi alle successive ore di lavoro. Consigliato, invece, è concentrare durante la pausa, le chiamate ad amici e familiari che durante l'orario di lavoro sarebbe inopportuno fare: far fruttare i minuti di pausa per sbrigare qualche piccola incombenza personale può aiutare a dimenticare per un po’ quello che ci aspetta alla scrivania.
- Non parlare di questioni di lavoro con i colleghi - Può capitare di approfittare della pausa pranzo per sfogarsi con i colleghi, riassumendo tutte le peripezie della mattinata in ufficio. L’importante è che questa pratica non diventi un’abitudine: è indispensabile, infatti, ritagliarsi dei momenti di pausa assoluta dal lavoro e approfittarne per socializzare e conoscere meglio i propri compagni di scrivania scambiandosi idee, pareri e opinioni sugli argomenti più vari.
- Evitare di pranzare con l’ansia dei minuti contati - Sebbene non sempre si ha la possibilità di godere per intero dei tanto sospirati 60 minuti di break, sarebbe meglio evitare di mangiare in fretta e furia e dedicare almeno 30 minuti al pasto. Masticare troppo velocemente e finire il proprio piatto in quattro e quattr’otto, infatti rende più difficile la digestione e non permette di raggiungere quell’appagante senso di sazietà.
- Fare attività fisica - La pausa pranzo può essere un buon momento per dedicarsi all’attività fisica: i più sportivi possono andare in palestra o a correre nelle zone vicino all’ufficio. Per chi non ne ha il tempo (o la voglia), invece, concedersi una passeggiata di qualche minuto per guardare le vetrine dei negozi o per prendere un caffè al bar può essere utile a resettare la mente e tornare alla scrivania più determinati e positivi che mai.